Gasolio sempre piu’ caro: fondamentale correre subito ai ripari

Il prezzo del gasolio nel corso del 2016 ha segnato una vera e propria impennata che, probabilmente va oltre le previsioni degli stessi esperti.

Nella tabella in allegato, abbiamo provveduto ad elaborare due distinti calcoli, uno relativo all’andamento del costo del gasolio alla pompa che interessa, oltre che i privati cittadini, anche le imprese di autotrasporto sia conto terzi sia conto proprio che utilizzano veicoli fino a 7,5 t (per questi ultimi al costo medio ponderale va sottratto il costo dell’IVA in quanto in esercizio di impresa viene recuperata) e l’altro invece è riferito al costo del gasolio acquistato alla pompa dall’impresa di autotrasporto conto proprio o conto terzi che abbia in disponibilità veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 t.

Per queste ultime, come noto, vige un sistema di rimborso parziale delle accise, pagate al momento dell’acquisto, eccedenti il valore di 403,21 euro ogni mille litri di prodotto acquistato.

Dall’analisi dell’elaborato possono essere tratte interessanti conclusioni sia in positivo che in negativo.

Andiamo con ordine partendo dagli aspetti positivi.

Il costo medio ponderale del gasolio per autotrazione nel 2016 è calato rispetto all’anno 2015. Alla pompa, per il privato cittadino il costo medio ponderale cala dell’8,95% mentre per le imprese di trasporto che usufruiscono del rimborso parziale delle accise il risparmio nel 2016 rispetto al 2015 è più consistente, infatti si attesta al 10,99%. Detto altrimenti, se una ipotetica impresa avesse acquistato tutti i mesi mille litri di gasolio nell’anno 2015 avrebbe speso € 11.274,00 contro i 10.181,00 che avrebbe speso nel 2016.

Le buone notizie, però, finiscono qui. Infatti mentre nei primi tre mesi del 2016 il prezzo continua a scendere rispetto al costo di gennaio dello stesso anno, dal mese di aprile in poi, inizia una risalita via via sempre più sostenuta del prezzo che, a dicembre 2016, farà registrare addirittura un + 12,25% rispetto al mese di gennaio dello stesso anno.

E non sembra proprio che sia finita qui. Secondo gli analisti siamo ancora alla fase iniziale della risalita del prezzo del gasolio per cui, nel caso che le loro analisi e previsioni venissero confermate, ci aspetta un 2017 molto, ma molto preoccupante sul versante dell’incremento dei costi di esercizio delle imprese di autotrasporto.

Essendo ad inizio anno, periodo in cui i contratti con i propri committenti generalmente vengono sottoscritti, discussi e adeguati, ribadiamo l’importanza di:

Avvalersi di un consulente esperto in grado di suggerire una corretta formulazione della parte del contratto che regolamenta il rapporto economico;

Puntare ad ottenere un contratto scritto con il proprio committente abbandonando una volta per tutte la pessima e diffusa abitudine di eseguire prestazioni di trasporto sulla base di contratti verbali;

Introdurre nel contratto una formula per la revisione automatica delle tariffe di trasporto (clausola di salvaguardia) legata al variare in più o in meno del costo del gasolio alla pompa facendo, a tal fine, esplicito riferimento ai valori mensili pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico – MISE che è la fonte sicuramente più attendibile in materia.

Quanto sopra costituisce, a parere nostro e in attesa che vengano ripristinati i costi minimi di sicurezza come promesso anche recentemente dalla sen. Simona Vicari sottosegretario ai Trasporti, l’unico strumento in grado di tutelare l’autotrasportatore a fronte di impennate del costo del carburante che, lo ribadiamo, nell’anno appena iniziato potrebbero creare seri problemi alle imprese poco attente a questi aspetti.

fonte: fiapautotrasporti.it