Borgo Panigale L’autotrasporto emerge dall’indifferenza soltanto quando sale tristemente alla ribalta della cronaca

La tragedia di Borgo Panigale, a Bologna, dove il 6 agosto scorso un’autocisterna è esplosa sul raccordo tra A1 e A14 provocando un incendio di dimensioni gravissime, riporta in primo piano il tema della sicurezza sulle strade, a partire dai grandi veicoli industriali. La normativa europea sui trasporti su gomma di merci pericolose, che l’Italia applica rigorosamente,  prevede uno specifico e speciale equipaggiamento del mezzo. I conducenti di questi veicoli devono obbligatoriamente possedere il Certificato di Formazione Professionale, detto comunemente “patentino ADR”, che viene rinnovato ogni cinque anni attraverso uno specifico corso di aggiornamento a frequenza obbligatoria. L’inchiesta in corso rileverà se l’autocarro  al centro dell’incidente di Bologna era in regola con la revisione: è certo però che proprio il tema delle revisioni periodiche e scrupolose rappresenta in Italia un tasto dolente di questo settore.Misure che purtroppo non danno la certezza assoluta che simili incidenti possano essere evitati. Alcune accortezze possono però essere seguite, a partire dal rinnovo del parco veicolare dei mezzi pesanti.

Acquistare oggi un autocarro nuovo, vuol dire, tra l’altro, avere a bordo un sistema radar integrato che controlla la velocità, la distanza dagli altri veicoli che lo precedono e che, anche in caso di colpo di sonno-malore del conducente, mette tutto in sicurezza evitando tamponamenti o salti di corsia: tecnologie ben collaudate e di uso comune.

Revisionare i mezzi pesanti esattamente alla scadenza annuale riportata sulla carta di circolazione, come previsto dalla legge, resta una chimera, per via della cronica mancanza di personale addetto alle revisioni. Non si contano così i casi di mezzi che viaggiano grazie a proroghe emesse direttamente dagli uffici provinciali della motorizzazione. Una piaga diffusa in tutta il Paese.

La sicurezza è un sistema complesso, dove agiscono molteplici fattori a partire dalla qualità e dalla buona e costante manutenzione di tutte le infrastrutture viarie. Anche qui l’Italia non è in buona posizione e paga il prezzo di anni di investimenti ridotti e di scarsa manutenzione del sistema viario. Non dimentichiamo che il fattore decisivo per garantire la sicurezza complessiva sono i controlli, che devono essere certi, rigorosi e con sanzioni adeguate alle infrazioni. Fin qui, le operazioni di sistema.

Al centro di tutto però, c’è sempre l’impresa di autotrasporto. E al centro dell’impresa ci sono i costi di gestione. Se questi non quadrano, e in Italia non quadrano da troppo tempo, purtroppo gli investimenti per il rinnovo del parco automezzi, e quindi il conseguente incremento della sicurezza, resta un obiettivo raggiungibile con molta difficoltà. Per questo motivo è strategico consentire alle imprese di recuperare margini di guadagno tramite costi minimi di sicurezza. Su questo drammatico incidente, si è riaperta l’eterna polemica tra le  opposte tifoserie del trasporto su ferro e quelle della gomma e, ancora una volta, il clamore impedisce di vedere e di discutere serenamente sui dati che esprime la realtà. Novemila  comuni non possono essere raggiunti tutti con i treni merci. La gomma ha un compito immenso, ma non può farcela da sola, ha bisogno prima di tutto di una integrazione intelligente con il sistema ferroviario e marittimo nazionale. Il nostro futuro si gioca nella grande intermodalità a  tutto campo:, è questo l’unico modo per far arrivare tutte le merci a destinazione velocemente, ma soprattutto sempre in piena sicurezza.

fonte: cna.it

Rinvio domanda rimborso pedaggi autotrasporto

Cambiano i termini per presentare le domande di rimborso dei pedaggi per il 2015.

Nella seduta del 15 giugno, infatti, il Comitato Centrale per l’Albo, visto pure la diversa modalità nel presentare le domande, quest’anno scandita in due fasi (la prima di prenotazione, in cui l’impresa interessata inserisce il proprio codice cliente e la seconda di presentazione della vera e propria domanda), ha deciso di spostare in avanti i termini.

Così la domanda di prenotazione va ora presentata nel periodo perentorio che va dal 22 giugno al 13 luglio 2016 (invece che dal 15 al 30 giugno come era in precedenza;

la domanda di presentazione passa al periodo compreso tra il 21 luglio e il 31 agosto 2016 (invece che dal 10 al 31 luglio 2016).

La ragione dello slittamenteo dei termini è dovuta alla necessità di perfezionare il funzionamento della piattaforma telematica del nuovo sito dell’albo su cui vanno fatte le prenotazioni e le domande.

Fonte: Uomini e Trasporti

AUTOSTRADA DEL BRENNERO: DIMINUISCONO I PEDAGGI

Il governo austriaco ha annunciato che dal 1° gennaio 2016 sarà applicata una riduzione del pedaggio autostradale dal Brennero a Innsbruck pari al 25% e da Innsbruck al confine con la Germania del 5%.

 “È una misura che elimina in parte la distorsione della concorrenza sofferta dalle merci in esportazione dall’Italia e dirette verso i Paesi dell’Europa settentrionale, rispetto alle merci circolanti tra gli altri Paesi membri”, commenta a caldo Thomas Baumgartner, presidente di ANITA.

 ANITA, ormai da tempo, ha segnalato a Bruxelles che i pedaggi autostradali per il transito austriaco non rispecchiano le norme europee in materia, le quali prevedono che le stesse non debbano superare i costi di investimento e di manutenzione dell’infrastruttura.

 “Con un pedaggio sulla tratta Brennero-Innsbruck che di notte supera i 3,50 Euro al km, alle esportazioni italiane viene applicata una tassazione sproporzionata che le rende meno competitive rispetto a quelle movimentate tra gli altri Paesi comunitari” spiega Baumgartner e aggiunge che “se le concessionarie autostradali italiane con un pedaggio medio di 0,17 Euro al km fanno degli utili, non si capisce perché l’autostrada austriaca del Brennero debba costare tanto”.

“Vigileremo attentamente affinché, con la nuova normativa, i costi esterni siano calcolati correttamente senza discriminazione alcuna tra le differenti modalità di trasporto, siano esse stradali o ferroviarie”, conclude Baumgartner.

fonte: tuttotrasporti.it