Controlli straordinari di Polstrada per camion e autobus

Anche quest’anno torna la campagna europea “Truck and Bus” della Polizia Stradale, che promuove controlli straordinari per camion e autobus.

Lo scopo della campagna “Truck and Bus”, programmata nel periodo dal 18 al 24 febbraio 2019, è di operare un’intensificazione dei controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa (rete TISPOL), dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera.

Durante le giornate di controlli, gli agenti della polstrada procederanno alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti(rispetto delle ore dei tempi di guida e riposo), il rispetto dei limiti di velocità, il rispetto della normativa ADR sul trasporto delle merci pericolose e tutte le altre prescrizioni sull’autotrasporto previste dalla normativa nazionale e comunitaria.

Quest’azione combinata a livello europeo ha la finalità di sviluppare la coscienza e la consapevolezza da parte di tutti i conducenti e utenti della strada che nello stesso momento tutte le forze di polizia Stradale dell’Unione Europea stanno operando con le medesime modalità, strumenti omogenei e un obiettivo comune.

fonte: cnare.it

Borgo Panigale L’autotrasporto emerge dall’indifferenza soltanto quando sale tristemente alla ribalta della cronaca

La tragedia di Borgo Panigale, a Bologna, dove il 6 agosto scorso un’autocisterna è esplosa sul raccordo tra A1 e A14 provocando un incendio di dimensioni gravissime, riporta in primo piano il tema della sicurezza sulle strade, a partire dai grandi veicoli industriali. La normativa europea sui trasporti su gomma di merci pericolose, che l’Italia applica rigorosamente,  prevede uno specifico e speciale equipaggiamento del mezzo. I conducenti di questi veicoli devono obbligatoriamente possedere il Certificato di Formazione Professionale, detto comunemente “patentino ADR”, che viene rinnovato ogni cinque anni attraverso uno specifico corso di aggiornamento a frequenza obbligatoria. L’inchiesta in corso rileverà se l’autocarro  al centro dell’incidente di Bologna era in regola con la revisione: è certo però che proprio il tema delle revisioni periodiche e scrupolose rappresenta in Italia un tasto dolente di questo settore.Misure che purtroppo non danno la certezza assoluta che simili incidenti possano essere evitati. Alcune accortezze possono però essere seguite, a partire dal rinnovo del parco veicolare dei mezzi pesanti.

Acquistare oggi un autocarro nuovo, vuol dire, tra l’altro, avere a bordo un sistema radar integrato che controlla la velocità, la distanza dagli altri veicoli che lo precedono e che, anche in caso di colpo di sonno-malore del conducente, mette tutto in sicurezza evitando tamponamenti o salti di corsia: tecnologie ben collaudate e di uso comune.

Revisionare i mezzi pesanti esattamente alla scadenza annuale riportata sulla carta di circolazione, come previsto dalla legge, resta una chimera, per via della cronica mancanza di personale addetto alle revisioni. Non si contano così i casi di mezzi che viaggiano grazie a proroghe emesse direttamente dagli uffici provinciali della motorizzazione. Una piaga diffusa in tutta il Paese.

La sicurezza è un sistema complesso, dove agiscono molteplici fattori a partire dalla qualità e dalla buona e costante manutenzione di tutte le infrastrutture viarie. Anche qui l’Italia non è in buona posizione e paga il prezzo di anni di investimenti ridotti e di scarsa manutenzione del sistema viario. Non dimentichiamo che il fattore decisivo per garantire la sicurezza complessiva sono i controlli, che devono essere certi, rigorosi e con sanzioni adeguate alle infrazioni. Fin qui, le operazioni di sistema.

Al centro di tutto però, c’è sempre l’impresa di autotrasporto. E al centro dell’impresa ci sono i costi di gestione. Se questi non quadrano, e in Italia non quadrano da troppo tempo, purtroppo gli investimenti per il rinnovo del parco automezzi, e quindi il conseguente incremento della sicurezza, resta un obiettivo raggiungibile con molta difficoltà. Per questo motivo è strategico consentire alle imprese di recuperare margini di guadagno tramite costi minimi di sicurezza. Su questo drammatico incidente, si è riaperta l’eterna polemica tra le  opposte tifoserie del trasporto su ferro e quelle della gomma e, ancora una volta, il clamore impedisce di vedere e di discutere serenamente sui dati che esprime la realtà. Novemila  comuni non possono essere raggiunti tutti con i treni merci. La gomma ha un compito immenso, ma non può farcela da sola, ha bisogno prima di tutto di una integrazione intelligente con il sistema ferroviario e marittimo nazionale. Il nostro futuro si gioca nella grande intermodalità a  tutto campo:, è questo l’unico modo per far arrivare tutte le merci a destinazione velocemente, ma soprattutto sempre in piena sicurezza.

fonte: cna.it

La Germania vieta ufficialmente il riposo settimanale in cabina

In Germania ieri è ufficialmente entrata in vigore la norma che vieta il riposo settimanale lungo di 45 ore all’interno della cabina (in G.U. tedesca n. 29 del 24/05/2017).
Nel marzo scorso il parlamento tedesco aveva deciso di vietare il riposo settimanale dei conducenti sia a bordo del camion, sia in strutture non idonee, stabilendo che qualora venisse trovato un conducente a trascorrere tale riposo in cabina o in un altro luogo ritenuto non idoneo, tale fattispecie verrebbe considerata come un riposo non fruito regolarmente.
La nuova norma prevede che, in caso di violazione, le sanzioni applicabili sono quelle previste per il conducente che abbia omesso completamente di fruire del riposo settimanale regolare e, in particolare, introduce le sanzioni di 60 euro per il conducente e 180 euro all’azienda, per ogni ora di riposo non fruita regolarmente.
Un divieto, come quello già applicato in Francia e Belgio, e prossimamente anche in Italia, che dovrebbe andare a contrastare con maggiore efficacia il fenomeno del distacco fraudolento dei lavoratori e il cosiddetto dumping.

fonte: cna.fe.it

Revisioni veicoli pesanti, proroga al 06/06/2017 delle nuove procedure

Confartigianato Trasporti informa che l’entrata in vigore delle nuove disposizioni previste dalla circolare MIT Prot. RU 4791 del 27.02.2017 è prorogata al 6 giugno 2017.

Ricordiamo che la circolare Prot. RU 4791 della Direzione Generale per la Motorizzazione del MIT, detta le procedure operative ed informatiche da seguire per le revisioni dei veicoli oltre le 3,5 ton ed autobus, che si sommano alle disposizioni già previste. Tra le novità principali si segnalano:

– la dichiarazione del proprietario del mezzo da riportare sul retro del foglio di prenotazione da presentare a revisione;
– la dichiarazione del titolare dell’officina che effettua la manutenzione del mezzo da riportare sul retro del foglio di prenotazione da presentare a revisione;
– l’aumento dei tempi minimi per l’effettuazione di una revisione (con conseguenze sul numero di mezzi revisionabili nelle sedute in sede e fuori sede).

In sostanza viene imposta una verifica preliminare presso un’officina specializzata, a carico del titolare dell’impresa. Riteniamo tale circolare un ulteriore penalizzazione per le imprese del settore. Non si può continuare ad appesantire la vita delle imprese, con provvedimenti burocratici a sorpresa che fanno lievitare i costi di gestione.

fonte: confartigianato

Camionista e vita sana. Un binomio possibile?

Condurre una vita sana dipende molto, anche, dal tipo di lavoro svolto. Fare il camionista significa stare molto tempo seduti al volante, consumare pasti irregolari e non sempre salutari, avere turni di lavoro massacranti. Il tutto condito da stress, ansia e solitudine.
Condizioni di lavoro adeguate ed  imprese che lavorino anche per migliorare la qualità di vita dei propri conducenti, sono fattori fondamentali affinché questa professione possa diventare, in futuro, più gratificante per chi la esercita.

Che le condizioni di lavoro incidano sulla salute dei lavoratori, nel 2016, dovrebbe essere un assioma chiaro a tutti. Così come il fatto che lo stile di vita del lavoratore influisce anche sulle sue prestazioni lavorative. Gli autisti che devono trascorrere la maggior parte del loro tempo alla guida di un camion, sono soggetti quotidianamente a diversi fattori dannosi come le vibrazioni del corpo, il rumore, il lavoro a turni, il riposo inadeguato, pasti e dieta irregolari, tempi di guida prolungati, posizioni faticose, ecc. Non solo, ma anche il loro ambiente di lavoro non è dei migliori, in quanto debbono respirare monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo e altri inquinanti. Se a tutto questo si aggiunge lo stress del lavoro stesso e le difficoltà del settore dell’autotrasporto, si fa presto a comprendere, come la professione del camionista non sia sicuramente tra le più sane.

Il lavoratore e il datore di lavoro devono lavorare insieme

Chiaramente, ogni autista è libero di scegliere lo stile di vita che predilige riguardo ad alimentazione, esercizio fisico, sonno, ecc. Ma è anche vero, che l’azienda per cui lavora dovrebbe impegnarsi affinché le condizioni di lavoro dei propri dipendenti siano, nel limite del possibile, ottimali. Perché è sicuramente vero che si può fare molto di più.
Vediamo qui alcune delle azioni che possono essere intraprese dalle aziende di trasporto per migliorare le condizioni di lavoro per i propri dipendenti:

  • Introdurre attività di formazione periodiche tenute da professionisti su temi come dieta, attività fisica, controllo del peso, abitudini di sonno, ecc.
  • Organizzare il lavoro in modo da agevolare comportamenti sani, come l’introduzione di pause regolari in modo che i conducenti possano fare pause pranzo accettabili e che possano permettere anche l’esercizio fisico.
  • Conoscere bene i propri autisti, in modo da adattare il loro impiego alle esigenze specifiche di ciascuno.

Alcune di queste misure possono comportare benefici non solo alla salute dei lavoratori, ma anche all’azienda stessa, riducendo assenteismo e generando risparmi significativi per l’impresa.

Tutto questo può sembrare raro, se non utopico, ma la realtà è che ci sono già aziende nel settore dei trasporti che prendono molto sul serio la salute e il benessere dei propri dipendenti.

Best practice

Tra le aziende virtuose, segnaliamo sicuramente la società belga Van Dievel che impiega circa 90 autisti e possiede 60 camion. Questa società collabora con un medico che svogle, ogni anno, un check-up personale con ognuno dei dipendenti. Inoltre, il medico insieme ad un ergonomo e ad otto autisti dell’azienda, ha sviluppato un programma di formazione e un opuscolo per mostrare ai dipendenti della società come lavorare in modo sano e prevenire guai  muscolari e scheletrici.

L’azienda finlandese Trim Truckers ha elaborato un programma per rilevare problemi di salute dei propri autisti con l’aiuto di un medico del lavoro interno. Una volta identificato il problema, il medico offre un trattamento sanitario preliminare e consiglia poi uno specialista per i test diagnostici e l’applicazione del trattamento. La Trim Truckers, inoltre, fornisce una consulenza dietologica, per aiutare gli autisti nella selezione di pasti sani.  Inoltre, ha assunto anche uno psicologo del lavoro per pianificare i turni di lavoro e i percorsi e migliorare così l’organizzazione della giornata, in modo che i dipendenti abbiano tempo sufficiente per riposare.

Insomma, anche le imprese di trasporto possono fare molto per la salute dei propri dipendenti. Con misure come queste, oltre a realizzare un ambiente di lavoro migliore, si instaura anche un atteggiamento più positivo verso il lavoro e la concreta sensazione che il datore di lavoro si preoccupi dei propri autisti.

E nella vostra azienda? La salute dei dipendenti è presa sul serio?

fonte: borsa-trasporti.it

SITL Europa 2016 : numerose novità quest’anno

L’edizione 2016 della SITL (Settimana internazionale del Trasporto e della Logistica), si svolgerà dal 22 al 25 marzo, al parco delle esposizioni di Parigi Nord Villepinte. Il salone riunisce l’insieme dei prodotti e delle innovazioni in relazione con il trasporto di merci, del freight forwarding e della catena logistica internazionale. Durante questa settimana, delle serie di conferenze sono organizzate intorno al settore del trasporto e della logistica, ed un nuovo concorso, il Start-up contest, si svolgerà alla fine del salone.

SITL Europa 2016 : numerose novità quest'anno

Nel 2016, il salone accoglierà più di una centinaia di conferenze presiedute dai professionisti del settore dei trasporti e della logistica. Le serie di conferenze porteranno su degli argomenti come lo sviluppo sostenibile, il trasporto di materie pericolose e su l’evoluzione globale del settore.

Lo sviluppo sostenibile nel trasporto-logistica

Il salone aprirà il suo ciclo di conferenze il 22 marzo 2016, con l’intervento degli attori di supply chain, coinvolti nello sviluppo sostenibile. La conferenza intitolata Green Logistics ritornerà sul programma di riduzione dei gas ad effeto serra nei trasporti legati in particolare alla carta “Fret21, i portatori si impegnano” prevista nel quadro della COP21.

Il trasporto di materie pericolose nel cuore del salone

Per la prima volta sul salone, il TMD (Trasporto di materie pericolose) è presentato. Attraverso un programma di conferenze e di workshop intitolati Dangerous Goods Logistics by SITL, il salone propone di riunire dei specialisti per discutere dei problematici attuali.

Il trasporto di materie pericolose viene retto dalle regolamentazioni attualizzate ogni due anni. Ricordiamo che il 15 % degli scambi mondiali sono dei trasporti di materie pericolose (idrocarburi, merci chimiche e gassose, profumi, prodotti  farmaceutici, detersivi e rifiuti).

Con questa serie di conferenze, il salone vuole rispondere alle domande e dare le ultime informazioni su un settore in costante evoluzione.

Una prima conferenza intorno all’Africa

Per la prima volta, il salone SITL Europa, propone ai professionisti del settore dei trasporti e della logistica di riflettere sulle sfide logistiche del continente africano. Due conferenze tenteranno di rispondere a delle domande come : Come raggiungere e soddisfare il consumatore africano ? e Come accompagnare il progetto di attrezzatura in Africa ?

Start-up Contest : un nuovo concorso

Il nuovo challenge Start-up Contest organizzato dal salone ha per scopo di ricompensare la startup la più innovativa del settore del trasporto e della logistica. Le Startup che vogliono partecipare al concorso possono presentare un fascicolo di candidatura fino al 26 febbraio. Una prima selezione di 8 candidati sarà effettuata nei primi di marzo. Poi, il 25 marzo 2016, durante l’ultimo giorno, i concorrenti dovranno presentare il loro progetto in 5 minuti davanti ad una giuria. Il vincitore della Start-up Contest potrà beneficiare gratuitamente di uno spazio di 9m2 sul salone dell’edizione 2017 e dello SITL

fonte: europa-camion.it