Camion: ecco lo sconto 2018 per le spese non documentate dell’autotrasporto

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha stabilito, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, le agevolazioni per l’anno 2018 a favore delle imprese di autotrasporto merci, inerenti il recupero del Servizio Sanitario Nazionale i cui importi sono stati confermati, a differenza delle deduzioni forfettarie per le trasferte delle imprese minori che invece hanno subito un taglio.

Le imprese di autotrasporto merci – conto terzi e conto proprio – possono recuperare nel 2018, fino a un massimo di euro 300 per ciascun veicolo (tramite compensazione in F24), le somme versate nel 2017 come contributo al Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Il codice tributo da utilizzare per la compensazione nel modello F24 è sempre il 6793.

Per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore (autotrasporto merci per conto di terzi) è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate (articolo 66, comma 5, primo periodo del TUIR), per il periodo d’imposta 2017, nelle seguenti misure:
– 38,00 euro (lo scorso anno l’importo era di 51 euro) per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa;
– per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, la deduzione ammonta al 35% dell’importo di cui sopra e pertanto vale 13,30 euro.

Con un comunicato stampa, l’Agenzia delle entrate chiarisce che la deduzione forfetaria per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore va riportata nei quadri RF e RG dei modelli Redditi 2018 Pf e Sp, utilizzando, nel rigo RF55, i codici 43 e 44, e, nel rigo RG22, i codici 16 e 17, così come indicato nelle istruzioni del modello.
I codici si riferiscono, rispettivamente, alla deduzione per i trasporti all’interno del comune e alla deduzione per i trasporti oltre il territorio comunale.

fonte: trasporti-italia.com

 

Sciopero benzinai revocato dopo l’incontro con Di Maio: “Rinvio della fatturazione elettronica al 2019”

È stato revocato lo sciopero di 24 ore dei benzinai che sarebbe dovuto scattare questa sera. La decisione è stata presa dopo le rassicurazioni del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sul rinvio della fatturazione elettronica che sarebbe dovuta scattare dal prossimo primo luglio. “Per noi una data ragionevole è il 1 gennaio 2019. In queste ore al ministero dell’Economia stanno scrivendo la norma che entrerà nel decreto dignità”, ha annunciato il vicepremier proprio al termine dell’incontro con i rappresentanti sindacali dei gestori delle pompe di benzina.

“I benzinai sono una delle categorie che si è ritrovata ad essere cavia della fatturazione elettronica. Noi crediamo in questo strumento, ma devono essere messi nelle condizioni di affrontare la sfida della digitalizzazione mentre ora vengono solamente obbligati“, ha detto Di Maio. Poi ha spiegato: “Abbiamo assicurato che rinvieremo la fatturazione elettronica che dovrà partire quando le categorie saranno pronte. I benzinai hanno assicurato che revocheranno lo sciopero”.  “Questo – ha concluso il ministro – mi sembra l’approccio giusto per aiutare la categoria e creare strumenti per le altre. In Italia quando si digitalizza bisogna sostituire e non aggiungere. Quindi ci premureremo che si tratti di una agevolazione e non di un ennesimo adempimento”.

La proposta di Di Maio di rimandare a gennaio 2019 l’obbligo della fatturazione elettronica per i benzinai era già stata annunciata domenica. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico aveva aggiunto che la misura sarà contenuta nel cosiddetto decreto dignità. Nel provvedimento che approderà in consiglio dei ministri, ci sarà anche l’abolizione di altre misure che interessano le imprese come: il redditometro, lo spesometro, gli studi di settore e lo split payment.

La misura della fatturazione elettronica obbligatoria è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2018 con l’obiettivo di contrastare l’evasione dell’Iva. “Il paradosso italiano – aveva sostenuto Di Maio domenica – è che questi strumenti vengono inventati per combattere gli evasori e puntualmente vanno a danneggiare quelli che le tasse le hanno sempre pagate”.

fonte: ilfattoquotidiano.it

Divieti circolazione 2018: rischio caos per i camion in Italia

Un incontro urgente sulle problematiche relative al calendario dei divieti di circolazione. Lo chiedono oggi le associazioni Anita, Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fedit, Fiap, Legacoop Produzione e servizi, Sna Casartigiani, Unitai con una lettera indirizzata a Virginio Di Giambattista, Direttore generale per la sicurezza stradale presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a Giovanni Busacca, Direttore Servizio Polizia stradale ministero dell’Interno.

“Alla luce della recente sentenza del TAR del Lazio – si legge nella lettera – che ha accolto il ricorso del Codacons e in considerazione del comportamento di alcune prefetture che stanno negando il riconoscimento delle autorizzazioni per la circolazione in deroga nei giorni di divieto, le scriventi associazioni dell’autotrasporto, preoccupate del danno che ciò potrebbe determinare all’intero settore nonché più in generale all’economia italiana, richiedono la convocazione di un urgente incontro”.

Il 23 maggio i giudici amministrativi hanno accolto un ricorso sul decreto che istituisce il calendario dei divieti per i mezzi pesanti. Tale ricorso chiedeva di annullare parte del decreto in quanto lo stesso non prevede divieti nei giorni antecedenti o successivi alle festività. I giudici hanno quindi evidenziato che il Mit deve considerare, nel fissare le limitazioni, anche gli incrementi di traffico generati nelle giornate precedenti o successive al giorno festivo; inoltre deve tenere in considerazione la tipologia di merce trasportata. Infine i giudici hanno ribadito che l’Autorità centrale deve fornire alle prefetture indicazioni precise sui criteri alla base del rilascio dei permessi in deroga per garantire omogeneità di condotta.

fonte: traporti-italia.com

Revisione veicoli: decreto MIT detta istruzioni operative

Confartigianato Trasporti informa che è stato emanato il Decreto Dirigenziale 18 maggio 2018 n. 211 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui vengono dettate le disposizioni operative legate alle nuove norme sulle revisioni dei veicoli, previste dal Decreto Ministeriale n.214/2017 ed entrate in vigore il 20 maggio 2018. (segue)

Confartigianato Trasporti informa che è stato emanato il Decreto Dirigenziale 18 maggio 2018 n. 211 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con cui vengono dettate le disposizioni operative legate alle nuove norme sulle revisioni dei veicoli, previste dal Decreto Ministeriale n.214/2017 ed entrate in vigore il 20 maggio 2018.

Il decreto, a firma dell’Ing. Chiovelli, Capo Dipartimento Trasporti del Ministero, prevede una serie di indicazioni pratiche ed scadenze precise.

Tra le previsioni vi è:

– il graduale allineamento delle revisioni dei rimorchi fino a 3,5 ton (categoria O1 e O2) alla scadenza dei quattro anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni due anni, secondo un calendario disposto dal decreto stesso; art. 1)

– a partire dal prossimo 1° giugno il tagliando di revisione dovrà riportare la data anche del successivo controllo; art. 2)

– per trattori agricoli (categorie T1b, T2b, T3b, T4b e T5), utilizzati in prevalenza su strade pubbliche e con velocità massima > a 40Km/h, è stabilita la cadenza quadriennale/biennale delle revisioni, le cui modalità di controlli tecnici verranno definiti con successivo decreto; art. 3)

– il rinvio al 31 marzo 2019 dell’emissione del certificato di revisione per adeguare le procedure informatiche necessarie alla produzione e alla stampa di questo documento; art. 4)

– l’esclusione dal possesso delle competenze richieste dall’allegato IV punto 1 del DM per gli ispettori autorizzati o abilitati alla data del 20 maggio 2018. Per i nuovi ispettori, invece, il Ministero sta definendo un nuovo provvedimento che prevede la creazione di un organismo di supervisione dei centri di controllo privati; art. 7)

fonte: confartigianatotrasp.it Scopri di più

Consegna transfrontaliera di pacchi: operativo dal 22 maggio il nuovo Regolamento Comunitario

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 2018/644 del 2 maggio 2018

 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE 2018/644 del 2 maggio 2018, relativo alla consegna transfrontaliera dei pacchi (intendendo con ciò gli invii postali di peso fino a 31,5 chilogrammi), che diverrà operativo dal 22 maggio prossimo.

 

Il Regolamento in oggetto prevede che le Autorità europee di regolamentazione nazionale (nel caso italiano l’AGCOM) debbano richiedere, una volta ogni anno, a tutte le imprese che si occupano di servizio di consegna pacchi il fatturato annuo, il numero degli addetti impiegati, il numero dei pacchi trattati, il listino prezzi e l’elenco degli eventuali subappaltatori.

 

Non rientrano in questo obbligo tutte le imprese che impiegano in media meno di 50 persone per il servizio di consegna pacchi e sono stabilite in uno Stato Membro dell’Unione Europea mentre, possono essere ricomprese nel limite delle 50 persone, a discrezione dell’Autorità di Regolamentazione, le imprese impiegate dai subappaltatori.

 

Una volta che le Autorità di Regolamentazione, dei vari Paesi membri, abbiano ottenuto i dati sopraelencati da parte delle imprese, le stesse autorità provvederanno a pubblicarli in un sito web realizzato con l’apposito intento di rendere trasparenti i prezzi di determinate fasce di servizio, indicate espressamente nell’allegato del Regolamento in esame.

 

Tutti gli Stati membri dell’Unione, inoltre, dovranno introdurre delle sanzioni specifiche qualora le imprese di spedizioni pacchi non rispettino gli obblighi previsto dal nuovo Regolamento 2018/644 e, dal prossimo 23 settembre 2018, la Commissione Europea dovrà adottare un atto di esecuzione attraverso il quale renderà nota la modulistica per la raccolta di tutte le informazioni che dovranno essere fornite dalle imprese.

 

Infine, ricordiamo che, come del resto viene precisato nei considerando del Regolamento, le novità apportate dalla normativa in esame sono state introdotte al fine di non penalizzare i consumatori e le imprese di piccole dimensioni che ricorrono spesso e volentieri al commercio elettronico e che oggi sarebbero scoraggiate dall’ammontare dei costi di consegna e dalla mancanza di trasparenza delle tariffe.

fonte: transportonline.com